Champagne
Champagne
la nostra eccellenza
La regione viticola Champagne si trova al limite Nord, a circa 150 chilometri a nord-est di Parigi, zona in cui è possibile la coltura della vite.
Si estende per circa 26.000 ettari, e si producono in media più di 1.900.000 ettolitri di vino ogni anno.
La Champagne si trova a 150 chilometri a Nord-Est di Parigi e comprende quattro dipartimenti: Marne, Aube, Aisne e Seine et Marne.
La zona di produzione con un’estensione di 35 mila ettari, di cui alcune migliaia non sono coltivate, è stata delimitata da una legge del 22 luglio 1927 e si suddivide in più regioni:
• Montagne de Reims
• Vallée de la Marne
• Côte des Blancs
• Côte de Sezanne
• le regioni di Bar-Sur-Aube e di Bar-Sur-Seine nel dipartimento dell’Aube.
Suolo
Il suolo della champagne
Il suolo della Champagne è formato da uno strato di terra arabile che non supera il metro di profondità, sotto a questo si trova un sedimento gessoso chiamato craie. Oltre alle proprietà tipiche del gesso, quali il drenaggio dell’acqua, la capacità di trattenere il calore e condensare l’umidità per restituirla lentamente, questo terreno è ricco di sostanze minerali che contribuiscono alle caratteristiche del bouquet dello Champagne.
Il clima è vario, ed è caratterizzato dalla mitezza atlantica e dalla rigidità continentale. Le foreste e i boschi che circondano la regione Champagne riescono a filtrare le correnti umide, ciò tende ad attenuare gli sbalzi termici, ma non mettono al riparo la vite dalle gelate primaverili, dalla grandine o dagli sbalzi di temperatura.
La potatura è un’operazione importante per la qualità dello Champagne. Le potature di produzione ammesse sono di tre tipi: Cordon Royot, Chablis e Guyot. Sono tutte potature corte, adatte a limitare la produzione dei ceppi ed ottenere pochi grappoli ma di elevata qualità. La potatura detta “Valle della Marna” è utilizzata solo per il Pinot Meunier.
Vitigni
I vitigni dello champagne
I vitigni autorizzati per la produzione dello Champagne sono tre: due sono vitigni ad uve nere, e uno a bacca bianca. Il Pinot Nero e il Pinot Meunier sono uve nere a succo bianco, lo Chardonnay è un vitigno ad uva bianca. I vitigni sono coltivati normalmente ad una altezza compresa fra i 120 e i 180 metri sul livello del mare.
Il Pinot Noir è coltivato prevalentemente a Nord del fiume Marne, nella Côte des Noirs, che è una parte della Montagne de Reims, lo Chardonnay è coltivato a Sud del Marne nella Côte des Blancs. Il Pinot Meunier è coltivato nei terreni meno adatti al Pinot Noir e allo Chardonnay, l’alto delle colline e la pianura. Questo perché il Pinot Meunier grazie alla pruina, resiste meglio al freddo, al vento e alle nebbie. La pruina è quel velo bianco che ricopre l’acino dandogli un aspetto farinoso, da qua il nome Meunier (mugnaio).
Il Pinot Meunier è quindi un vitigno più resistente ma di qualità inferiore allo Chardonnay e al Pinot Noir che sono vitigni nobili. Nella produzione dello Champagne la proporzione ottimale tra queste uve è costituita da due terzi di uve nere e un terzo di uva bianca.